Incontri letali. Danny Buday. 2018.

Thriller mediocre e lacunoso che mette in mostra come a volte alcune persone possiedano un fascino tale da ammaliare chiunque giri intorno a loro, salvo poi scoprire che dietro quella  perfetta apparenza si nasconda un'anima perversa.
Regia e recitazione nella norma.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Il custode. Tobe Hooper. 2005.

Film di un trashume assurdo a riprova di come, purtroppo, Tobe Hooper abbia avuto la stessa parabola discendente che colpi’ Dario Argento, questo film è per me un improbabile mix di horror e umorismo grottesco che dopo una mezz’ora promettente scade purtroppo in modo vistoso.
Il finale oltre che scontato è anche abbastanza soporifero.

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Una gravidanza a rischio. Steve Bacic. 2017.

Ennesimo thriller di stampo televisivo con il tema della desiderata e per sempre perduta maternità che si trasforma in una pericolosa ossessione, una sceneggiatura telefonata che si tiene su grazie a una tutto sommato decente recitazione e una regia abbastanza curata.

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Fenomeni paranormali incontrollabili. Mark. L. Lester. 1984.

Tratto dal romanzo di Stephen King "l'incendiaria" è un film che mette in luce il lato negativo della scienza e il tema della fanciullezza/adolescenza perduta(tema tra l'altro affrontato da Stephen King in "Carrie" e, pur non avendo letto "l'incendiaria", mi sembra che ci siano diverse somiglianze).
Il film devo dire che per me colpisce ancora oggi, soprattutto nel finale. Ottima l'interpretazione della piccola Drew Barrymore, qui reduce dal successo di "E.T."

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Frogs. George McCowan. 1972.

Film horror ecologista che s’ispira a “gli uccelli” di Hitchcock e che mette in risalto la vendetta della natura e degli animali contro la strafottenza dell’essere umano che ha distrutto per sempre il loro habitat naturale, un film che a oggi appare datato ma che fa ancora riflettere visto anche i tempi che stiamo vivendo in cui siamo ormai carnefici della distruzione di un intero ecosistema.
Regia abbastanza mediocre.

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Finche' morte non ci separi. Matt Bettinelli Olpin. Tyler Gillett. 2019

Commedia horror dal buon ritmo e con un finale del tutto inatteso. Fosse stato girato da Quentin Tarantino la critica lo avrebbe elogiato come il più grande capolavoro pulp di tutti i tempi(tra l'altro ci sono delle analogie con Kill Bill).
Ottimi tutti gli attori(da citare la presenza di una vecchia gloria come Andy McDowell).

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La babysitter. McG. 2017.

Un ragazzino di dodici anni solitario e vessato dai suoi coetanei s'innamora della sua babysitter, salvo poi scoprire che lei vuole farlo fuori per adempiere a un rito satanico insieme agli adepti della setta di cui fa parte.
Horror comedy che prende un po' in giro tutti gli stereotipi dei film dell'orrore, un ibrido a metà strada tra "Mamma ho perso l'aereo" e "Scary Movie" tutto sommato godibile anche se con scene al limite dell'assurdo
Ottima la prova del giovane Judah Lewis e della perfida babysitter Samara Wearing, molto brava anche in "Finché morte non ci separi"

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All cheerleaders die. Lucky Mckee. 2013.

Premesso che non ho visto l’originale (ma da quello che ho letto non mi sono persa nulla), nonostante cio’ posso affermare che questo remake e’ una delle cose piu’ oscenamente schifose che abbia mai visto, una lunga e orrenda puntata di Buffy (anzi peggio ancora, di “Streghe”) che nell’intenzione iniziale del regista avrebbe dovuto essere una commedy-horror ma se di commedia non se ne vede nemmeno l’ombra per quanto riguarda l’horror e’ meglio stenderci sopra non un velo pietoso ma una mantello bello pesante.
La caratterizzazione dei personaggi e’ inesistente, le scene fanno a cazzotti tra loro per quanto sono prive di logica, in piu’ la tensione e’ pari allo zero assoluto.
Una storia che miscela tanti argomenti legati al mondo horror (vampiri, zombie, magia nera) ma tutti trattati con una superficialita’ impressionante.
Pero' c'è  da dire che alla fine ci sono sia una cattiva che una buona notizia, la cattiva è che il regista aveva intenzione, come si vede nel finale, di farne un seguito, la buona è che molto probabilmente visto il bassissimo successo che ha avuto ci ha ripensato.

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Blood Deep. Todd S.Kniss. 2005.

Film che parte in modo interessante(una casa vittoriana che nasconde un terribile segreto) ma che poi non si capisce bene dove voglia andare a parare, diventando noioso e confusionario.
Montaggio e scenografia per me da cinema amatoriale.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Forse ne abbiamo già parlato. Ma nel caso ripropongo il quesito. Secondo voi la differenza sostanziale tra un film thriller e un horror quale è (o quale dovrebbe essere)?
Noto che spesso si fa confusione nell'etichettare film di uno dei due generi.

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!