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Simeone nel post partita a proposito del Leicester (al netto di una traduzione così così anche se la sostanza si capisce):

"Una squadra che dà orgoglio, una squadra che muore in campo. Ecco perché hanno vinto il campionato lo scorso anno"

Onore delle armi all'avversario. Sempre chapeau per El Cholo.

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Comunque, in realtà non è che la stia prendendo così male, mi sento come se la delusione per gli inglesi e lo scandalo di lì m'abbiamo esaurito, m'abbiano fatto accedere ad una nuova consapevolezza, non so, mi sento forse indifferente, sento di non aver alcun pungolo.

Che dire, non mi vengono manco le parole, in pratica: per quest'anno mi sa che per il calcio ho chiuso, almeno fino a fine stagione, almeno fino agli eventuali play-off che, bah, non mi convincono.
Niente, per quest'anno ho esaurito, no la pazienza, mi sento davvero, d'aver esaurito la speranza, m'hanno consumato il senso di giustizio, non mi indigno più, ma non combatto più. Avevo delegato al Leicester ed il Leicester è uscito contro la squadra sbagliata, anche ludicamente qui c'è l'amaro in bocca, anzi è l'amaro più grande che mi lascia.

Perdonatemi, poi la prospettiva di una fra Real o Juve...bah.
Alla fine il calcio è un accidente esterno, non sto lasciando per strada nulla d'essenziale, è sempre stata una mia grande passione ma in questo momento credo non potrebbe adempiere al suo compito di passione. La passione è uno sprone, detto in maniera molto generica, ed il calcio per ora e dopo le partite di oggi, non mi sprona in direzione di nulla, anzi, ora è una repulsione, dovrebbe essere un anti-stress, non dico sia divenuto uno stress perché alla fine è un impegno occasionale, ma la gratificazione è minima, e per carità parlo da AMANTE del gesto tecnico anche se lo si faticherà a crederlo, ma forse questo non è il calcio per gli amanti del gesto tecnico, forse sono solo un bambinone a cui non piace il calcio se non è come dice lui.
Ma non è nemmeno questo, non è una ripicca non è cosciente e non è conscia. Semplicemente, la fiamma della passione per il calcio s'è esaurita forse per la prima volta in vita mia. Sarà perché non ero abituato a tifare e puntare su qualcuno, ma leggete la mia firma, ricordatevi da dove arriva, ne ho passate tante, ne ho passate tante che nemmeno dovrebbero riguardarmi, oggi ne ho passata un'altra, il mio bisogno d'evasione da una realtà calcistica crudele l'avevo realizzato affidandomi ad un'altra realtà calcistica, avevo soddisfatto ed appagato il mio bisogno d'evasione da una realtà crudele permanendo nella stessa realtà.

Ora quella realtà è morta e m'hanno tolto la terra da sottopiedi, la realtà calcistica non mi parla non mi risponde più, mi isola dinanzi alla sua crudeltà immanente ed insormontabile e mi svuota, mi spinge a ritrarmi.
E sapete non è la prima volta che "gioco a fare il filosofo", però è la prima volta in cui non sento di stare giocando, sento veramente che quanto sto dicendo è il mio stato d'animo, sto descrivendo il mio stato d'animo, così è come mi sento.
Solitamente ci si ritrae nell'evasione delle passioni per sfuggire da una Realtà crudele, io sento che ciò da cui mi voglio ritrarre è una passione: è la Realtà la mia evasione, il mio rifugio, la mia passione s'è incancrenita ed momento non mi dice nulla, semplicemente la passione non adempie al suo compito, la passione è un centro verso cui si indirizzano le pulsioni e la mia passione non dice più nulla, non lascia traccia, non c'è gioia né dolore, non c'è divertimento, al limite al limite proprio c'è solo angoscia (amarezza diciamo) ed un pizzico di rimpianto (ma non per le partite in sé, esso è dovuto solo e soltanto al sorteggio del Leicester).

Ho sempre voluto essere un appassionato obiettivo, un esteta del calcio, ma ardeva la passione dietro il mero piacere ludico. Ora, non c'è più, semplicemente.

Continuerò a seguire forum calcio, ma paradossalmente il calcio no.

Cita:
Simeone nel post partita a proposito del Leicester (al netto di una traduzione così così anche se la sostanza si capisce):

"Una squadra che dà orgoglio, una squadra che muore in campo. Ecco perché hanno vinto il campionato lo scorso anno"

Onore delle armi all'avversario. Sempre chapeau per El Cholo.


E spiace non rendere merito a questi grandi ragazzi, spiace che io sia qui a fare un mio commiato piuttosto che ad incensare questi eroi che anche oggi hanno dimostrato chi sono e quanto valgono.
Onore al Cholo, onore al Leicester.

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MessaggioInviato: mer 19 apr 2017, 2:48 
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Caro Socrate. Secondo me te la prendi eccessivamente. Nel calcio non sempre (o quasi mai, a seconda dei punti di vista) le cose vanno come vorremmo. Ci sta di vivere delusioni o addirittura disfatte. Al di là delle simpatie o antipatie personali verso questa o quella squadra. Ognuno la vede come vuole, ma io di solito più vivo delusioni più amo il calcio e lo seguo con passione. Più prendo batoste più mi viene voglia di vedere partite. Le delusioni su di me hanno l'effetto contrario, non mi abbattano ma paradossalmente mi fanno venir voglia di pensare al futuro e a quel che sarà.
Tifoso di questa o quella squadra piuttosto che appassionato o simpatizzante, la sostanza non cambia.

La citazione (anche se scontata) è d'obbligo:

"Il calcio ha significato troppo per me e continua a significare troppe cose, dopo un po' ti si mescola tutto in testa e non riesci più a capire se la vita è una #@*§ perchè l'Arsenal fa schifo o viceversa. Sono andato a vedere troppe partite, ho speso troppi soldi, mi sono incazzato per l'Arsenal quando avrei dovuto incazzarmi per altre cose, ho preteso troppo dalla gente che amo. Ok va bene tutto, ma non lo so, forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro... Come fai a capire quando mancano tre minuti alla fine e stai 2-1 in una semifinale e ti guardi intorno e vedi tutte quelle facce, migliaia di facce stravolte, tirate per la paura, la speranza, la tensione, tutti completamente persi senza nient'altro nella testa e poi il fischio dell'arbitro e tutti che impazziscono e in quei minuti che seguono tu sei al centro del mondo e il fatto che per te è così importante, che il casino che hai fatto è stato un elemento cruciale in tutto questo, rende la cosa speciale perchè sei stato decisivo come e quanto i giocatori e se tu non ci fossi stato a chi fregherebbe niente del calcio e la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente. C'è sempre un'altra stagione. Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio e che male c'è in questo? Anzi è piuttosto confortante se ci pensi..."

Febbre a 90

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Concordo con termopilano.

Le delusioni fanno parte del calcio, anzi ne sono una componente essenziale: sono le delusioni che valorizzano le vittorie, vincere è bello, ma vincere dopo aver patito le peggiori sconfitte brucianti lo è ancor di più. Lo scudetto del 2015 l'ho festeggiato normalmente, ma quello del 2012 è stato il paradiso: ho sopportato Calciopoli, la B, i pareggi di Ranieri, gli anni disastrosi di Ferrara, Zaccheroni e Delneri, i flop Diego, Melo, Amauri, Tiago, Poulsen, Zebina, il 1-4 con il Bayern ai gironi, l'1-4 con il Fulham, lo 0-2 in casa con il Bologna, l'eliminazione ai gironi di Europa League. Son contento che ci siano state, perché mi hanno permesso di assaporare ancora di più le vittorie successive.
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MessaggioInviato: gio 20 apr 2017, 0:57 
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Reg. il: mar 20 mag 2014
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termopiliano ha scritto:
Caro Socrate. Secondo me te la prendi eccessivamente. Nel calcio non sempre (o quasi mai, a seconda dei punti di vista) le cose vanno come vorremmo. Ci sta di vivere delusioni o addirittura disfatte. Al di là delle simpatie o antipatie personali verso questa o quella squadra. Ognuno la vede come vuole, ma io di solito più vivo delusioni più amo il calcio e lo seguo con passione. Più prendo batoste più mi viene voglia di vedere partite. Le delusioni su di me hanno l'effetto contrario, non mi abbattano ma paradossalmente mi fanno venir voglia di pensare al futuro e a quel che sarà.
Tifoso di questa o quella squadra piuttosto che appassionato o simpatizzante, la sostanza non cambia.

La citazione (anche se scontata) è d'obbligo:

"Il calcio ha significato troppo per me e continua a significare troppe cose, dopo un po' ti si mescola tutto in testa e non riesci più a capire se la vita è una #@*§ perchè l'Arsenal fa schifo o viceversa. Sono andato a vedere troppe partite, ho speso troppi soldi, mi sono incazzato per l'Arsenal quando avrei dovuto incazzarmi per altre cose, ho preteso troppo dalla gente che amo. Ok va bene tutto, ma non lo so, forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro... Come fai a capire quando mancano tre minuti alla fine e stai 2-1 in una semifinale e ti guardi intorno e vedi tutte quelle facce, migliaia di facce stravolte, tirate per la paura, la speranza, la tensione, tutti completamente persi senza nient'altro nella testa e poi il fischio dell'arbitro e tutti che impazziscono e in quei minuti che seguono tu sei al centro del mondo e il fatto che per te è così importante, che il casino che hai fatto è stato un elemento cruciale in tutto questo, rende la cosa speciale perchè sei stato decisivo come e quanto i giocatori e se tu non ci fossi stato a chi fregherebbe niente del calcio e la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente. C'è sempre un'altra stagione. Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio e che male c'è in questo? Anzi è piuttosto confortante se ci pensi..."

Febbre a 90


Bellissima citazione, davvero. Però non posso essere totalmente d'accordo col discorso.
Io me la prendo troppo, può darsi, però intanto bisogna vedere per cosa la si prende, io non tifo per nessuna squadra in particolare salvo alcune eccezioni, piuttosto simpatizzo contestualmente, quindi la mia delusione non è relativa ad un eliminazione in particolare e non cerca un pronto riscatto, anzi teoricamente la mia partecipazione per il calcio non implicherebbe alcun trionfo alcun crollo ed alcuna rivalsa, il tifo e le squadre si frappongono e filtrano la passione per lo Sport in sé però per me questi aspetti incidono di regola più limitatamente pur avendo anch'io le mie simpatie.

Quindi la mia pulsione non si rivolge ad un oggetto specifico del mondo del calcio, si dirige verso proprio "il mondo del calcio", e quindi la mia delusione è relativa e causata dal "mondo del calcio" in sé. E che rivalsa puoi avere dal mondo del calcio se esso stesso è la causa della tua delusione? Non puoi sperare nella vittoria di una "X" e gioire, io c'ho provato, ho puntato sul Leicester, ma non sul Leicester in quanto Leicester (squadra simpaticissima) ma in quanto simbolo, ai miei occhi, di purezza e di innocenza calcistica e soprattutto di insensatezza calcistica, la stessa insensatezza che ai miei occhi contraddistingue le vittorie di squadre a mio avviso ORRENDE ed IMMERITEVOLI.

Ma del resto io sono forte sostenitore della tesi di un attuale calo di qualità globale nel calcio, e fra l'altro le varie partite i vari giocatori e le varie "giocate" di recente mi risultano appiattiti, davvero mi sembrano la stessa cosa anche perché fuoriclasse non ce ne sono, ed a questa logica un pochino lo stesso Leicester sfuggiva dato che ha una sua fortissima personalità in quasi tutti i suoi giocatori (gente come Albrighton, Okazaki, Vardy, Drinkwater è gente originalissima, e questo relativamente ai singoli, per me il Leicester si distingue dall'Atletico per una personalità dei singoli ben più accentuata, a mio parere).
E quindi nella mia visione debole e personale di calcio determinate cose non erano contemplate (fra cui le vittorie del Leicester) e certe determinate cose pur succedono, ed ovviamente qui occorre essenzialmente citare un nome e non lo faccio per rosicare, ma esemplifica il concetto: Cristiano Ronaldo. Sfido davvero chiunque a dirmi che io da quando sono qui dentro ho sbagliato un giudizio su Cristiano Ronaldo: è stato un fuoriclasse pazzesco ma poi s'è ridotto ad un mero finalizzatore pressoché inutile alla manovra della squadra che gioca spesso male con una fortuna davvero sfacciata. Questo è e dimostra continuamente di essere solo questo, l'ha dimostrato SEMPRE da quando sono qui dentro e gode di una considerazione che un giocatore del suo valore non merita. Eppure è appunto per questo ed appunto perché ho assolutamente ragione che Cristiano Ronaldo ha negli ultimi anni continuato a pompare i suoi numeri e la sua considerazione, perché è il giocatore che dico io ed il giocatore che dico io però non può ottenere questi successi perché assolutamente non li vale, non può ricevere queste pompe e questi onori. Ma lui li riceve.
E non lo dico per rosicare ma il calcio di "Cristiano Ronaldo", contrassegnato dalla sua presenza, non è il mio calcio: è il calcio della fortuna, è il calcio degli episodi, è il calcio degli sponsor, dei soldi e della considerazione mediatica che palesemente condizionano le partite, ed io mi ritrovo a dover fare liste della spesa per spiegare robe oscene come quelle viste in Barcellona-PSG ed in Real Madrid-Bayern Monaco, ma perché dovrei impegnarmi a dare un senso ad una cosa che semplicemente si impone per quello che è e basta e sulla quale non ho alcun potere?
Io provo a "dare un senso" a tutto questo perché provo a rendere tutto questo coerente con il mio calcio e la mia idea di calcio, una volta che la mia idea di calcio palesemente risulta incoerente con la realtà fattuale mi gioco il jolly col Leicester, una volta che il Leicester decade non rimane più niente, rimane un calcio mediocre appiattito su sé stesso privo di fuoriclasse in cui imperano false virtù, a mio parere, e già di Motomondiale ne basta uno.
E dico che raramente si ha arbitrio sulle proprie passioni, esse piuttosto che lasciarci dominare ci dominano, ma in questo momento relativamente al calcio sento solo una sorta di angoscia non c'è alcuna pulsione da controllare, sento che rinunciando al calcio non sto rinunciando a niente, non sto abbandonando nulla, semplicemente la passione non trova più il proprio corrispettivo, naturalmente è una situazione momentanea e per il momento lascio scorrere l'onda, alla fine mi sono visto con atteggiamento particolarmente poetico e distaccato la partita di stasera ed è stato piacevole, puro intrattenimento e cazzeggio come tanti altri.

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