Sceriffo ha scritto:
Chi l'ha vissuta in diretta all'epoca, la Roma secondo voi prima del match partiva con i favori del pronostico?
In Italia si, all'estero forse no.... In ogni caso le (quasi) certezze della Roma erano dettate dall'impressionante ruolino di marcia casalingo nei turni precedenti: 3-0 al Goteborg, 1-0 all'AEK Atene, 3-0 alla Dinamo Berlino, 3-0 al Dundee United: 10 gol fatti e ZERO subiti... Il problema fu che nessuno (o quasi) si era reso conto che nessuna di quelle quattro squadre aveva MINIMAMENTE la caratura tecnica ma soprattutto lo spessore internazionale di quel Liverpool... L'avversario più forte lo incontrarono al primo turno: quel Goteborg che uno o due anni prima aveva vinto la coppa UEFA con Eriksson in panchina... questo era il limite, ma anche in un certo senso il fascino, della vecchia Coppa dei Campioni.
Messa in quest'ottica il fatto di poter usufruire della finale in casa metteva i giallorossi in pole position rispetto al Liverpool, che comunque in fase calante non era, perché se era lì vuol dire che aveva rivinto lo scudetto in Inghilterra e come ben sappiamo arrivò in finale pure l'anno dopo.
Io mi ricordo l'atmosfera che si respirava a Roma già di prima mattina: bandiere giallorosse su praticamente tutti i balconi, ragazzi (e non solo) che giravano in Vespa con le sciarpe della Roma, Curva Sud STRApiena dalle 2 del pomeriggio, in un'interminabile attesa che veniva spezzata ogni tanto dalle sciarpate che si levavano quando passava l'elicottero a inquadrare lo stadio dall'alto per i collegamenti pomeridiani dei TG...
L'atmosfera durante la partita era 'strana': c'era la sensazione di vedere una squadra col freno a mano tirato... Erano i primi anni che si sperimentavano i rigori e il regolamento non era nemmeno chiaro a tutti: durante i tempi supplementari c'era persino chi diceva che la partita sarebbe comunque finita al 120° e rigiocata da capo qualche giorno dopo, forse memori di quello che era successo pochi anni prima tra Bayern Monaco e Atletico Madrid.... Poi i rigori, inizialmente si era messa pure bene, poi la sceneggiata di Grobbelaar e gli errori di Conti e Graziani.... alla fine il coro interminabile 'ROMA, ROMA, ROMA....' e una strana sensazione di 'non aver perso'.... ci volle qualche ora per realizzare cosa era successo, forse ancora qualcuno a Roma sta ancora 'metabolizzando' dopo 32 anni....