ciccio graziani ha scritto:
Accursio, a me sembra che il Milan come squadra sia una grande accozzaglia di teste di #@*§ (Balotelli, Taarabt, Mexes, Constant eccetera), gente poco professionale che fuori dal campo, nella Milano che conta, si sta integrando alla grande, secondo te non sarebbe meglio fare un bel repulisti di questi personaggi puntando su gente affamata e vogliosa di emergere? Non credi che questa gente condizioni anche la performance della squadra (già disastrata di per sè)? Tu personalmente da chi ripartiresti?
Il Milan è da rifondare dalla testa ai piedi. Un noto proverbio dice che il pesce puzza dalla testa. E' questo il caso.
Le nefandezze dei giocatori sono amplificate dalla debolezza societaria. Una società forte in cui c'è chiarezza di ruoli e di competenze con un proprietario interessato alle sorti della squadra non permetterebbe queste cose e soprattutto non farebbe sì che uscissero su giornali o televisioni.
Premesso questo, ed è un aspetto fondamentale, come ti ho scritto sopra moltissimi della rosa attuale li manderei via. A partire da quelli citati da te (Balotelli a certe condizioni), proseguendo con la gran parte del "gruppo degli italiani" di cui salverei pochissimi, certamente non Montolivo e Abate. Il primo (capitano!), mezzo giocatore, dotato di pochissima personalità e buono solo per andare a piangere da Galliani insieme all'altro compare biondo che di suo aggiunge una superbia inconcepibile, a fronte di doti tecniche particolarmente limitate.
Farei fuori inoltre le varie pippe che ci sono in rosa e portate dall'Ad con la complicità dei suoi amichetti procuratori e presidenti, ogni riferimento a Preziosi è puramente voluto. I vari Emanuelson, Traorè, Birsa, Matri e compagnia cantante.
Saluterei Kakà che non ha più nulla da dare a questa squadra, se non dal punto di vista della personalità e dello spogliatoio, ma questo non basta a giustificare il lauto stipendio che prende e Honda inadatto al calcio italiano.
Ripartirei quindi da pochissimi: Abbiati, De Sciglio (che però sta prendendo una brutta strada), Rami, De Jong, El Shaarawy, Pazzini, oltre a Balotelli però solo a determinate condizioni.
Inoltre manderei via Galliani, dirigente superato e in ogni caso inadatto a operare nell'attuale situazione, o perlomeno gli affiancherei una figura rilevante come Ds che imbastisca insieme a lui un progetto sportivo che non sia quello dell'improvvisazione e dei parametri zero di cui il pelato è maestro.
Naturalmente mi auguro che Berlusconi venda, non necessariamente ad un emiro o a un magnate ricchissimo, ma a qualcuno che pur non avendo disponibilità finanziarie illimitate, dimostri un po' di passione e amore per questi colori, cosa che l'attuale proprietario non ha più da tempo.
Ovviamente questi sono solo i miei pensieri e cozzano duramente con la realtà che sta vedendo sempre più precipitare il Milan nell'indifferenza generale, e con un entusiasmo dei tifosi persino inferiore agli anni più bui della storia rossonera.