E io che pensavo fosse un tranquillo lunedì d'Aprile, con sto topic m'hai rovinato la serata caro accursio.
Battute a parte...
E' chiaro che per mille motivi né i laziali né i romanisti possono essere obiettivi nel valutare la situazione. Tanto più (parlo per i romanisti) dopo una annata come questa (benché, purtroppo o per fortuna, ancora non terminata). Personalmente stimo tutti i romanisti del forum per la loro obiettività e competenza ma essere del tutto "incontaminati" nel fare questa valutazione è pressoché impossibile. Vuoi o non vuoi si è "di parte" (nel senso più ampio del termine).
Poi nel calcio conta molto il "qui ed ora" e la stretta attualità, quindi molti giudizi fatti oggi potrebbero non essere più validi domani o dopo domani. Ma capisco benissimo che il senso del topic risieda più che altro in una analisi storica e storiografica, diciamo così (anche se questa stagione potrebbe senz'altro pesare nel bilancio complessivo e aggiungere o togliere qualcosa).
Premessa necessaria: Lotito è presidente della Lazio dal 2004. Pallotta dal 2012 ma gli americani c'erano dall'anno prima mi pare, con il famoso Di Benedetto. Comunque per Lotito questo in corso è il 15' anno di presidenza. Pallotta è al 7' mi pare (10 anni ancora non sono, comunque).
Di certo ci sono tante sfaccettature per analizzare il quesito del topic. La prima da cui partirei deve per forza essere collegata al "in che condizione e momento storico sono diventati presidenti".
Lotito ha preso la Lazio sull'orlo del fallimento (evitandolo anche grazie a qualche immancabile spinta politica e aiutino, ma senza entrare troppo nel dettaglio). Comunque la Lazio ereditata da Lotito praticamente non aveva un parco giocatori degno di tal nome. Alcune vecchie glorie rimaste o tornate per scelta di cuore (Peruzzi e Di Canio, in particolar modo) e poco altro (ricordo la vagonata di argentini che fu costretto a comprare per rimpinguare la rosa, Lequi e Talamonti per citarne due).
Quando gli americani presero la Roma nel parco giocatori c'erano comunque nomi del calibro di Mexes, Vucinic, Totti, De Rossi, Perrotta e qualche altro senior che dimentico più diversi giocatori interessanti del vivaio.
Parlo di parco giocatori, poi nelle questioni finanziarie non entro perché non sono competente. Ma di certo Lotito ha dovuto sobbarcarsi (penso sia tutt'ora in corso) il debito con l'erario spalmato in più anni. Anche la Roma penso avesse qualche debito ma non sono molto informato devo ammetterlo.
Però la prima cosa da sottolineare è che probabilmente Lotito ha preso una situazione ben più complessa di quanto non fosse quella della Roma ereditata dagli americani (e infatti i primi anni di gestione Lotito sono stati veramente "lacrime e sangue"). Poi anche sui soldi investiti, monte ingaggi, budget per il mercato, ecc. ci sarebbe da fare discorsi a parte (che magari faremo...).
Per ora mi fermo qui, fine prima puntata