Cita:
Attenzione, non diamo sempre la colpa a Calciopoli. All'epoca mi vergognai di tifare per una società che lavorava da cani come l'Inter dei primi anni della gestione-Moratti. Miliardi buttati al vento, scambi di giocatori assurdi, allenatori cambiati dalla sera alla mattina, nessun progetto, nessun peso politico (questo può essere anche un merito, visto quello che succedeva nel frattempo...).
Sugli "orrori di Moratti e della sua gestione" ci sarebbe da scrivere un libro o girare un horror. Per gli investimenti fatti avrebbe dovuto primeggiare in Europa quanto il Milan (perchè quello era il riferimento, non certo la Juve).
Il vero scopo del parallelismo tra l'Inter di Recoba e la Juve di Dybala non era quello di confrontare Messi e Baggio, Bobo e Ibra ecc. ma era di raccontare e spiegare a chi magari non l'aveva vissuto la potenza economica di quell'Inter (che era ben altra cosa rispetto alla Juve odierna) e la scelleratezza di quella gestione dove Recoba era il giocatore più pagato del mondo nonostante i campioni in quelle rosa.
Gli scudetti del 98 e del 2002 l'Inter li meritò ne sono sempre stato convinto ma Moratti ci azzeccò veramente poco in quegli anni. Quindi nessuna scusa. Era sempre alla ricerca dell'Herrera di turno, di attaccanti da collezionare. Si circondava spesso di persone sbagliate e di cattivi consiglieri. Troppo altezzoso per preoccuparsi del Palazzo. Mai in grado di creare una società seria, con dirigenti capaci, uno zoccolo duro di giocatori veri a cui aggiungere dei fuoriclasse come faceva il Milan Berlusconiano. Era ossessionato dalla figura del padre probabilmente ma non riuscì mai ad avvicinarlo. Pensava in grande, riuscì a comprare il Pelè della sua epoca (cosa che non riuscì al padre) ma fu sfortunato. Come diceva Franco Rossi? "E' tanto difficile far giocare bene una squadra, se hai Ronaldo è inutile". Con quel Ronaldo avrebbe potuto primeggiare senza quanto sopra, ma aveva le ginocchia di cristallo e fu gestito male percui non bastò per avere continuità nel tempo. Solo con Mancini (che avrebbe cacciato se non ci fosse stata Calciopoli, era già pront Capello si diceva), a mio avviso, la musica cambiò e a lui attribuisco il merito di aver creato le basi e la struttura che portò ai successi più importanti della sua gestione. Se Mourinho fu il suo Herrera, Mancini chi fu? Il suo Allodi?
La presidenza Moratti, tenuto conto di tutto, non va oltre il 3.