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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:27 
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L'Italia del 1982 giocava d'attacco non scherziamo, non era l'Olanda di Cruijff in quanto a impostazione tattica ma nemmeno l'Italia del 2006 quella sì basata x gran parte su difesa e contropiede.
Basta pensare al gol del 2-0 nella finale con la Germania dove in area di rigore avversaria fraseggiano Scirea e Bergomi, due difensori.

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:28 
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Si adattava alle esigenze, di certo non era difensivista.
Con il Brasile ha lungamente aspettato gli avversari, in finale per larghi tratti ha dilagato.

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:31 
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Francesco82 ha scritto:
Sì sì in tal senso concordo in pieno ;)

Correggimi se sbaglio, ma si iniziò a vituperare il catenaccio dopo l'Inter biscudettata dei primi anni '50, perché era ritenuto uno scandalo che la squadra più forte attendesse l'avversario. In tale prospettiva antropologica (il maschio che ci prova, la femmina che valuta e attende) la definizione di Brera è perfetta. Io cambio un po' chiave di lettura quando dico che il nostro calcio, grintoso, "furbo", molto fisico, risulta impostato in chiave più "maschia" rispetto a un calcio proteso all'offesa e meno duro.


Esatto, perchè fino ad allora il ricorso al libero era uno stratagemma usato dalle provinciali...


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:32 
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Francesco82 ha scritto:
Si adattava alle esigenze, di certo non era difensivista.
Con il Brasile ha lungamente aspettato gli avversari, in finale per larghi tratti ha dilagato.


Controllai tempo fa le percentuali di possesso palla, e contro un avversario che faceva del palleggio il proprio punto di forza, avevamo percentuali attorno al 45-48%


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:34 
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Correggimi sempre tu Ciccio nel caso, ma credo che il primo a sistematizzare questo approccio fu Nereo Rocco con la Triestina: incredibilmente, la sua squadra si giocò il titolo (fino a un certo punto) con il Grande Torino.

Rocco capì che mettere un "catenaccio" davanti alla porta, in un'epoca in cui tutti di fatto giocavano in modo speculare (con il Sistema, che riduceva la partita a duelli individuali, in cui prevaleva quasi sempre chi schierava i singoli migliori), consentiva a squadre meno dotate di mettere le altre in difficoltà. In tal senso, la sua intuizione fu puro genio (e fu solo la prima).

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:35 
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ciccio graziani ha scritto:
Francesco82 ha scritto:
Si adattava alle esigenze, di certo non era difensivista.
Con il Brasile ha lungamente aspettato gli avversari, in finale per larghi tratti ha dilagato.


Controllai tempo fa le percentuali di possesso palla, e contro un avversario che faceva del palleggio il proprio punto di forza, avevamo percentuali attorno al 45-48%


Vero, loro stazionavano di più nei pressi della nostra area, ma l'Italia non ha mai rinunciato a giocare, e anzi lo faceva con più concretezza. Tanto che hanno annullato anche un gol regolare ad Antognoni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:36 
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Francesco82 ha scritto:
Si adattava alle esigenze, di certo non era difensivista.
Con il Brasile ha lungamente aspettato gli avversari, in finale per larghi tratti ha dilagato.

Quel Brasile ci era superiore a centrocampo, normale che lasciassimo a loro l'iniziativa.
Il gol dell'1-0 viene cmq da azione manovrata a difesa brasiliana schierata.

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:37 
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Francesco82 ha scritto:
Sì sì in tal senso concordo in pieno ;)

Correggimi se sbaglio, ma si iniziò a vituperare il catenaccio dopo l'Inter biscudettata dei primi anni '50, perché era ritenuto uno scandalo che la squadra più forte attendesse l'avversario. In tale prospettiva antropologica (il maschio che ci prova, la femmina che valuta e attende) la definizione di Brera è perfetta. Io cambio un po' chiave di lettura quando dico che il nostro calcio, grintoso, "furbo", molto fisico, risulta impostato in chiave più "maschia" rispetto a un calcio proteso all'offesa e meno duro.

Il calcio all'italiana si adattava bene, secondo Brera, alle scarse qualità fisico-atletiche degli italiani.
(Dovute a secoli di sottosviluppo, miseria e fame.)
Quindi era perfetto per affrontare i popoli fisicamente più prestanti, specie i nordeuropei.

Secondo alcuni si trattava di applicare al calcio il concetto di guerriglia, conosciuto da Brera quando era partigiano.
Che fare contro un avversario più forte, armato e addestrato? Affrontarlo in campo aperto sarebbe un suicidio.
Quindi si ricorre all'astuzia e alla pazienza, per attendere e sfruttare i suoi errori.


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:43 
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Francesco82 ha scritto:
Correggimi sempre tu Ciccio nel caso, ma credo che il primo a sistematizzare questo approccio fu Nereo Rocco con la Triestina: incredibilmente, la sua squadra si giocò il titolo (fino a un certo punto) con il Grande Torino.

Rocco capì che mettere un "catenaccio" davanti alla porta, in un'epoca in cui tutti di fatto giocavano in modo speculare (con il Sistema, che riduceva la partita a duelli individuali, in cui prevaleva quasi sempre chi schierava i singoli migliori), consentiva a squadre meno dotate di mettere le altre in difficoltà. In tal senso, la sua intuizione fu puro genio (e fu solo la prima).


I Vigili del Fuoco di La Spezia vinsero un campionato di guerra con il Mezzo Sistema (cioè il Catenaccio o modulo all'italiana), Ottavio Barbieri era stato assistente di Pozzo (metodista) e Garbutt (sistemista) e da loro due creò una sorta di ibrido tra i due moduli (impostazione metodista con le marcature rigide sistemiste, non contemplate dal Metodo).

In realtà, tra i primi alchimisti del Mezzo Sistema fu tale Banas (Padova 1940/41 o 1941/42 non ricordo) che aveva alle sue dipendenze proprio Nereo Rocco che poi ripetè l'esperimento prima da giocatore, giocando da libero negli ultimi anni di carriera nelle serie minori, e poi da allenatore. Anche Viani, nello stesso periodo arrivò alle stesse conclusioni, anche se pare consigliato da un suo giocatore..

Diverso il discorso per il Verrou svizzero che era un modulo prettamente zonista (senza libero staccato), precursore della zona appiciccosa di Happel, erroneamente associato al nostro catenaccio, che è come la pasta o la pizza, cioè un prodotto tutto nostrano (anche gli uruguagi, per dire, giocano rigorosamente a zona)


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 1982 vs. Olanda 1974
MessaggioInviato: dom 28 giu 2015, 14:48 
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Boh, nel Brasile hanno scritto la storia Garrincha e Zico, due nati nella miseria più totale, malformati dalla malnutrizione.
La Germania, che tradizionalmente è fortissima dal punto di vista atletico, giocava invece un calcio molto più attendista.

La definizione di Brera può calzare per gli inglesi, che puntavano molto su ritmo alto e calcio d'attacco, ma secondo me Brera davvero sviliva troppo la componente tecnica, da buon italianista: cioè non capiva a mio avviso che giocare in attacco è una questione di qualità tecnica e di mentalità, e non certo di prestanza. L'Uruguay è una squadra da sempre fisicamente tostissima, la mette sulla garra, sullo scontro, sulla cattiveria agonistica: eppure nessuno gioca un calcio tanto difensivo.
Il Brasile giocava sempre all'attacco eppure non disponeva di mezzi atletici superiori.

Insomma, visione molto da rivedere, semmai la tattica attendista poteva dipendere dalla nostra storica carenza di centrocampisti completi.

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