Marco Bode ha scritto:
Il discorso di base è un altro. Epico, Flavio e altri ritengono che oggi il calcio sia sceso a un livello infimo e che quindi sia più facile fare i fenomeni. Io invece sostengo che non è così. Che il calcio di oggi ha perso alcune capacità (parlavamo l'altro giorno della crisi di grandi difensori in un Paese storicamente super difensivista come l'Italia), ma ai vertici presenta molta più qualità rispetto a 15 anni fa.. Vedere oltre a Messi, i vari Xavi, Iniesta, Eto'o... A livello di gioco e di grandi squadre, io ritengo il Barcellona una formazione meravigliosa, altamente rivoluzionaria, capace di coniugare l'arte degli spagnoli, i concetti totali della scuola olandese, il modo di disporsi in campo secondo lo schema dell'antico Metodo... ma non solo: come il Grande Torino che nasceva sistemista, ma era in grado tatticamente di cambiare modulo e abbracciare quasi un moderno 4-4-2, così questo Barcellona tatticamente è mostruoso... partendo dal 4-3-3 è arrivato al Metodo, ma quest'anno Guardiola ha addirittura provato il 3-4-3 sui generis dell'Ajax di van Gaal a triangoli sovrapposti. Io lo trovo qualcosa di unico. Quante grandi squadre abbiamo mai veduto così armoniose, tatticamente flessibili e capaci di rinnovarsi? Quante - al contempo - così continue (questo è il 4° anno del ciclo di Guardiola e non mi pare che al momento sia arrivato alla frutta)? Pochissime. E poi ci sono gli allenatori: per me, gente come Guardiola e Mourinho sono dei super. Non hanno proprio nulla da invidiare a Michels, Sebes, Happel o Trapattoni. Lo stesso Barcellona ha poi portato a riscoprire i vivai, che erano caduti in disuso nel corso degli Anni '90... ma non è solo il Barcellona tra le big a riscoprire i vivai... vedere ad esempio il Bayern... e c'è stata una generale riaffermazione del calcio offensivo, mentre 15-20 anni fa c'era una crisi del gioco d'attacco, con un imperante ricorso al difensivismo, al tatticismo esasperato, a un inaridimento dell'evoluzione calcistica in generale... Globalmente, sommando tutti gli aspetti, questi ultimi anni sono stati produttivi e validi. Può esserci stata una crisi della “classe media” con un disequilibrio più elevato tra “ricchi” e “poveri”. Ma alcuni ricchi hanno saputo produrre arte come non la si produceva da molto tempo...
Scusa Marco vorrei farti 2 domande, 1)mi dici quali sono quei giocatori che in tutti i contesti offrono prestazioni di rilievo oggi?, che magari poi non vincono( si gioca in 11 e se tu giochi bene e gli altri fanno schifo non e colpa tua) ") secondo te oggi e' piu diificile o piu facile con le nuove regole per i giocatori offensivi ?
1) Gente come Xavi o Eto'o ha fatto la differenza in ogni contesto, a mio avviso.
2) è più facile. Ma non solo rispetto agli Anni '80, più in generale. Le numerose campagne stampa pro giocatori tecnici sono sorte negli ultimi anni, sfruttando anche la cassa di risonanza di tv e nuovi media; sono stati banditi i falli da dietro, questo per tutelare le caviglie degli atleti. Se nel '34 Sindelar veniva martirizzato selvaggiamente da Monti (per quanto in quegli anni il numero di falli fosse infinitamente minore come quantità, ma era ben superiore nella gravità) o se nel '62 Pelè veniva massacrato da un terzino bulgaro ai Mondiali, in pochi si alzavano per gridare allo scandalo. Oggi invece un intervento duro e volto a fare male viene subito censurato. Dall'altro lato, però è aumentata la velocità, quindi fare certe giocate, controllare il pallone e poi iniziare l'azione è più difficile. Diciamo che ogni epoca - come sempre - presenta delle difficoltà e delle facilitazioni.