Dovevo aggiungere nell'ultimo post della prima pagina tra i numeri 9 questo :
viewtopic.php?f=75&t=64212John Charles
27/12/1931 Swansea - Galles
Eta' 26 anni - 188 cm
Nazione : Galles
Centravanti / Paymaker basso/ centrocampista di spola/ interno di centrocampo/trequartista centrale / difensore centrale.
N. 82
John Charles si uni' al Leeds United nel 1948-49 all'eta' di 17 anni , giocandovi per 9 stagioni , di cui le prime 8 in seconda divisione e l'ultima in prima divisione.
Charles esordi' in ruoli difensivi e vi gioco' a lungo , come centromediano e persino stopper , ma rivelo' ben presto anche le sue devastanti doti di centravanti.
Con il Leeds giuoca 297 partite ( di cui molte da centromediano ) e segna 157 gol .
Durante il servizio militare oltre al calcio fu avvicinato alla boxe dal capitano Smith «Tu diventerai un grande pugile – gli disse – al reggimento manca un peso medio per i
campionati militari!»
Lo mandarono in palestra, gli insegnarono che cos’era il gancio e l’uppercut. John è sempre stato essenzialmente un buono: saliva perciò sul quadrato con una paura matta di far
male all’avversario (ed anche di farsi male). Alla fine del primo e unico anno di attività pugilistica, il suo ruolino parlava di dieci vittorie su dieci incontri, cinque ai punti e cinque per KO.
Ma a John Charles, chiaramente, il pugilato non interessava affatto. E venne in suo soccorso il maggiore Gordon, appassionato di calcio e più alto in grado del capitano Smith.
Alla nazionale militare occorreva un centromediano: e Charles tornò ai verdi rettangoli del calcio.
Nel 1951, tra incontri giocati per la Nazionale Militare e quelli disputati per il Leeds, toccò il limite record di 100 partite in nove mesi.
Nel campionato 56-57 in prima divisione segna 38 reti in 40 match , laureandosi anche cannoniere del massimo campionato inglese , vuota tuttavia la bacheca di successi di squadra con questo club.
Nel 1957 La Juve e' alla disperata ricerca di un centravanti degno di tal nome , Umberto Agnelli interroga a tal proposito Gigi Peronace che fa senza riserve il nome del gallese.
Agnelli quindi parte a visionare un suo match con il Galles , sul giocatore gia' ribatezzato The King , ci sono anche L'Inter , la Roma e il Real Madrid , ma la Juve si e' mossa prima e riesce ad assicurarsi l'asso per una cifra che fece scalpore.
Un pittoresco cronista inglese sul “New Chronicle” quando il mondo calcistico d’oltre Manica fu informato che Charles sarebbe passato dal Leeds alla Juventus scrisse: «Se ne va John Charles, il calciatore che ha le fattezze di Marlon Brando, la struttura di un peso massimo,
le gambe di un velocista in bicicletta, il fiato di una tigre e il mortale morso di un cobra».
L'impatto di Charles con il campionato italiano e' devastante ( per alcuni non piu' rivisto ) , il gallese non ha bisogno della minima ambientazione e prende a terrorizzare le difese avversarie , gonfiandone le porte con reti su reti.
Forma con Boniperti e Sivori un trio fantastico , Giampiero retrocede ad inventare giuoco lasciando l'area alla coppia Sivori Charles , la cui intesa attinge le algide vette della perfezione , Charles di testa fa sponde per Sivori ,oltre ad andare in gol direttamente , I DUE SI TROVANO A MERAVIGLIA.
E' subito Scudetto , quello della stella , Charles segna 28 reti in campionato in 34 partite , LAUREANDOSI CAPOCANNONIERE , Sivori 22 ( lo stesso argentino come detto si avvale molto delle sponde di Charles ).
Opposti come giocatori e ancor piu' opposti come uomini , bonario e pacato Charles , rissoso e polemico Sivori i due vanno d'amore e d'accordo sia in campo sia fuori , coppia piu' diversa non poteva esistere.
Charles giochera' nella Juve 5 campionati , vincendo in totale 3 scudetti , collezionando un totale di 182 presenze e 105 reti , da notare che pure alla Juve se chiamato in causa ha giocato nel ruolo oltre che di centravanti di centromediano ( dove era ritenuto insuperabile ) , e persino difensore centrale ( si ricorda un match di Coppa con il Panathinaikos).
Nel 1959 sale sul podio del pallone d'oro , preceduto da Alfredo Di Stefano e Raymond Kopa. Con la Juve la bacheca conta anche 2 coppe Italia , nella finale del 1960 contro la Fiorentina e' l'eroe del Match , segnando due gol da campione e caricandosi la squadra sulle spalle dopo l'espulsione di Sivori.
Dopo il periodo alla Juventus, ritornò al Leeds United per un breve periodo, e giocò anche per la Roma (12 partite e 5 gol ), finendo la sua carriera da giocatore al Cardiff City.
John Charles ha fatto pero' anche la storia della piccola nazionale del Galles , infatti con lui la squadra riesce a qualificarsi per la prima e unica volta ad un Mondiale , nel 1958 , dove John esibisce la sua completezza giocando 3 partite , L'ho visionato personalmente giocare con la Svezia da centromediano .
In quel Mondiale andra' in gol nel match pareggiato con L'Ungheria , un gol che consente al Galles di superare il girone con i padroni di casa , davanti si para nei quarti il Brasile di Pele' , ma purtroppo il gigante buono non puo' scendere in campo per un infortunio , chissa' se con lui il valoroso Galles che cedette ad un gol di Pele' solo nel finale avrebbe potuto fare di piu'....
Con il Galles comunque ha giocato dal 1950 al 1965 , per un totale di 38 partite e 15 gol.
John ha un carattere affabile e si fa voler bene da tutti , ben presto ALLA juve gli viene attribuito il nomignolo di GIGANTE BUONO , la leggenda narra anche che non e' mai stato ammonito od espulso.
Charles e' un giocatore completo , capace come detto di giocare centromediano e centravanti , e in entrambi i ruoli e' un top player mondiale.
Ha tecnica di piede , velocita' , potenza titanica , doti di palleggio , contrasto in fase difensiva , lancio e assist , sa dire la sua nel dribbling e nella capacita' di fraseggio a tutto campo .
Sa partire palla al piede da lontano con velocita' e progressione crescenti , diventando un treno inarrestabile lanciato verso la porta avversaria.
Il fisico di Charles e' erculeo , incute rispetto. E' un gigante tirato su a bistecche, spalle fortissime, lombi muscolosi, cosce corte ( nonostante l'altezza ) , dure e massicce , resistente alla fatica, atleticamente irresistibile.
La caratteristica piu' dominante di Charles resta pero' su tutte il suo ancestrale colpo di testa , nelle mischie il suo balzo e' rapido , la frustrata di collo impressionante suscita alla sola visione boati di terrore e incredulita' tra il pubblico astante ; inoltre e' dotato della dote quasi
magica di restare sospeso in aria in attesa del pallone , e' baciato dal tempismo e da un' elevazione sgomentante , doti che lo fanno diventare nel giuoco aereo quasi immarcabile , come detto usa questi colpi di testa in fase offensiva sia per il colpo diretto a rete sia come sponda per i compagni , ma sfrutta tali doti anche in fase difensiva dove non fa mancare il suo apporto.
Il suo tiro di piede resta anche lui efficace e di grande potenza , sia da breve distanza che da da fuori , e sa concludere sia col destro che col sinistro.
Il suo corpo e' irregolare, disarmonico: gambe corte ( nonostante l'altezza ) , come ho già detto, baricentro basso che gli consente equilibrio , resistenza alle cariche e gli dona un passo rapido e travolgente se unito alla mole , piedi piccoli che ne addolciscono la tecnica. Una macchina da calcio però e una molla nei salti.
Tra i tanti goal epici realizzati da Charles, vorrei ricordarne uno messo a segno al Comunale contro il Bologna. Un’azione di contrattacco, con John che partì dalla propria area di rigore, puntando diritto verso la porta rossoblu. Se non ci fosse stato l’urlo della folla, si sarebbe potuto sentire lo scalpitare dei suoi zoccoli di bufalo lungo tutto il campo.
In quegli ottanta metri gli si pararono contro almeno in sei avversari, spingendolo, urtando, cercando con ogni mezzo di fermarlo. John non si fermò: sbuffando come un treno, abbassando la testa come un rinoceronte, scardinò ogni ostacolo, riuscì a trovare la coordinazione per un breve scambio con un compagno ed entrò in rete con la palla al piede.
John non e' mai egoista nel giuoco: per lui e' importante soprattutto che la sua squadra faccia i goal, non che li segni lui personalmente.
Immenso professionista e atleta superbo , dalla continuità e dal rendimento impressionanti.
Memorabile quella volta che ando' a sbattere contro il palo e fu dato per morto tra le urla angoscianti del pubblico , ma si alzo' poco dopo come se nulla fosse , scuotendo il crapone, mentre a rimediare danni irreparabili fu il palo , il cui urto ne aveva sradicato la base facendolo tremare paurosamente.
John Charles e' il piu' ancestrale degli arieti , una catapulta umana , capace di essere il punto di riferimento di ogni azione e di dare profondita' e far salire la squadra , centravanti di sfondamento ma non solo .
La sua potenza era contrappesata da un incredibile equilibrio morale, dalla lealtà, in campo e' cavalleresco con gli avversari nonostante venga riempito di botte nel drammatico tentativo di contenerlo ,e piu' volte dopo scontri non fallosi e con la porta davanti ha buttato fuori il pallone vedendo l'avversario a terra gemente dallo strazio.
Solo una volta diede uno schiaffo per calmare l'amico Sivori , in vena di una sua crisi isterica in campo , ma fu uno schiaffo da amico , per fargli evitare guai e metterlo sulla buona strada , Sivori lo guardo' solo un po cosi , ma non disse niente , se la prese e basta.
Il gigante buono e' un amicone , dotato di qualita' umane da extraterrestre , riteniamo tuttavia che la sua bonta' d'animo con gli avversari possa tramutarsi in difetto e lo invitiamo ed addestriamo quindi ad una cattiveria maggiore , l'avversario a nostro giudizio va calpestato , distrutto ed umiliato.
Nel 2004 in occassione del 50° anniversario dell' Uefa e' stato chiesto ad ogni nazione di eleggere il propio giocatore piu' forte dei 50 anni , la scelta del Galles e' caduta su John Charles , che e' stato anche Inserito nel Hall of Fame del calcio inglese.
Hanno detto del gigante buono John Charles :
"Quando eri vicino a lui ti sentivi bene. Eri protetto dalla sua figura, eri protetto dal suo silenzio. Con lui al fianco avresti affrontato il mondo. Ma quante ne prendeva John e non ha mai reagito.
Lo picchiavano per fermarlo o per non farlo saltare e lui niente, sopportava. Mai un lamento. Quando proprio non ce la faceva più, mi diceva: "Boni, quello picchiato me".
Già, come se io non avessi visto , quante volte nello spogliatoio, nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo, mi dimenticavo di bere il thè per cercare di convincerlo a saltare alzando i gomiti, in modo da proteggersi. "Tu non devi fare fallo - gli spiegavo - devi solo saltare tenendo le braccia larghe. Sarebbe sufficiente.
E se fai così noi facciamo gol sempre". Lui annuiva, giusto per farmi contento, Poi tornava in campo e si comportava esattamente come prima. L'unica sberla l'ha data a Sivori per stoppare una reazione isterica verso l'arbitro. E Omar l'ha presa. Fermo, zitto. L'ha guardato solo un po' così". GIAMPIERO BONIPERTI
"Per chiunque abbia visto giocare Charles tra la fine del 1950 e l’inizio del 1960, quando era all’apice, il gallese aveva la stoffa della leggenda. C’è una foto famosa in cui lui sta segnando con l’ennesimo colpo di testa, con il portiere che lo guarda e i due difensori che provano invano a fermarlo. Un’altra immagine mostra il centravanti saltare più in alto di Vieri in un derby,
nonostante il portiere fosse accanto a lui con le braccia in piena estensione. John Charles era più del proverbiale ariete. Lui era benedetto della capacità di restare sospeso in aria..." Juventus.
" Giocatore incomparabile , e' tra i piu' grandi calciatori che abbia mai visto , come Pele' , Maradona e George Best..... e' stato anche capace di essere un top player in due ruoli molto diversi : come il centromediano e il centravanti " Bobby Robson
" John Charles era una squadra , le persone mi chiedono chi sia stato il miglior calciatore che ho visto giocare , e io rispondo : Eusebio , Di Stefano , Cruyff , Pele' o Bobby Charlton , ma il giocatore che piu' migliorava una squadra per me e' stato John Charles ". Jack Charlton
" Quando io vedo John giocare , mi pare che il Messia e' tornato " Jimmy Murphy ( ex tecnico del Galles )
CHARLES !! CHARLES !! CHARLES !! CHARLES !! CHARLES !! CHARLES !!
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